giovedì 30 ottobre 2008

2.02. Perché certe scie iniziano e terminano all'improvviso?

Alcuni sostenitori della teoria delle "scie chimiche" pensano che queste interruzioni siano dovute all'accensione o allo spegnimento dei sistemi d'irrorazione dei presunti "aerei chimici", fatto per spruzzare zone selezionate. L'idea è però priva di senso, perché un'ipotetica irrorazione si disperderebbe nell'aria caoticamente: non si possono fare spruzzate precise da quote di volo elevate. Non per nulla gli aerei che fanno irrorazioni agricole volano rasoterra.

L'aspetto discontinuo di una scia di condensazione in realtà può essere dovuto a varie cause naturali e tecniche.


Discontinuità atmosferiche


L'atmosfera non è uniforme: è un sistema estremamente complesso in continuo mutamento. Nessuna meraviglia, quindi, che un aereo possa percorrere lunghi tratti che presentino condizioni favorevoli alla formazione di scie di condensazione per poi incontrare zone con condizioni differenti che portino all'interruzione della scia. E' lo stesso motivo per cui non è strano che certe nubi abbiano bordi abbastanza netti e certe altre siano simili a batuffoli sfumati.

D'altra parte, non è raro vedere che piove in un punto e non piove un paio di chilometri più in là. Due chilometri sono meno di 10 secondi di volo, alla velocità di un aereo di linea. La natura repentina di questi cambiamenti è illustrata bene da questa fotografia, tratta da Flickr, in cui piove soltanto nella zona sotto la nuvola:



Inoltre basta un volo in un piccolo aereo ad abitacolo aperto per percepire sulla pelle la forte differenza di umidità e di temperatura che si verifica nel passare vicino ad una nuvola.

Anche il passaggio dell'aereo crea turbolenze, che rimescolano ulteriormente l'aria: la scia che il velivolo si lascia dietro può quindi dissolversi a velocità differenti in zone che, dopo questo rimescolamento, presentano condizioni atmosferiche disuniformi, lasciando un aspetto "tratteggiato".


Discontinuità prodotte dai motori


Durante il volo, il pilota (o l'automanetta, o autothrottle) può variare il regime dei motori e quindi produrre un getto di intensità differente, che produce variazioni nella scia di condensazione.

Questo avviene tipicamente quando il pilota "toglie motore" per qualche decina di secondi e poi ridà potenza per imboccare il sentiero di discesa (un po' come un automobilista toglie il pedale dall'acceleratore prima di affrontare una svolta), oppure quando l'automanetta regola la potenza per mantenere costante la velocità del velivolo (come il cruise control nelle automobili). Le variazioni del regime dei motori sono spesso avvertibili dai passeggeri come variazioni della rumorosità di bordo.


Discontinuità apparenti


Una scia può anche sembrare discontinua, senza esserlo realmente, perché un suo tratto non è illuminato dal sole, per esempio perché coperto dall'ombra di un'altra nube. Da terra è difficile cogliere la prospettiva e quindi una nube può gettare la propria ombra in direzioni poco intuitive.

Un esempio molto chiaro di come una nube tenue (e le scie di condensazione sono composte da cristalli di ghiaccio, esattamente come le nubi tenui) diventi "invisibile" e sostanzialmente trasparente quando non è illuminata dal sole è dato da questa fotografia, nella quale l'ombra dell'aereo stesso, che sta appena sopra le nubi, fa diventare invisibili le nubi stesse:

Un Airbus A330-223 della Swiss International Air Lines, marche HB-IQK, fotografato vicino all'aeroporto di Kloten (Zurigo, Svizzera) il 20 giugno 2003 da Johan Kellerman. Immagine di tratta da Airliners.net.


La natura poco intuitiva della proiezione di ombre da parte di nubi è illustrata chiaramente da quest'immagine del meteorologo Pierluigi Randi, di Meteoromagna.com:

Un cumulonembo proietta l'ombra della propria sommità sui cirri che gli stanno sopra e davanti. Foto di Pierluigi Randi, pubblicata con il suo permesso.


L'immagine qui sotto mostra a sinistra scie di condensazione apparentemente interrotte di colpo, presumibilmente per via delle ombre di altre scie che vi cadono sopra:




Le scie discontinue ci sono da sempre


La discontinuità delle scie di condensazione è un fenomeno documentato almeno sin dal 1944, come mostrano queste immagini tratte dal documentario Memphis Belle di William Wyler (scaricabile legalmente da Archive.org), che mostrano bombardieri B-17 a elica che lasciano vistosissime scie che talvolta s'interrompono.



Tratto, ampliato e adattato dalle FAQ dei tecnici del CICAP con il loro permesso.